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Perchè un premio dedicato a Seneca


filosofo, drammaturgo e politico romano (Corduba, 4 a.C. – Roma, 65)


Il premio ha come fine quello di raccogliere e premiare i componimenti letterari più meritevoli, stimolando, al contempo, una riflessione sulla sua straordinaria capacità di guardare al futuro attraverso un pensiero filosofico estremamente attuale, oggi più che mai, capace di cogliere, con grande anticipo, i tempi nuovi, di indagare le trasformazioni di una società che si avviava a diventare sempre più complessa



La scelta di Seneca quale personaggio a cui è stato dedicato il premio, nasce dall’esigenza di fare riflettere i concorrenti su temi fondanti della vita, o che almeno dovrebbero essere tali, imperativi imprescindibili nel percorso di vita di ciascun essere umano, ossia la capacità di distinguere tra lecito e illecito, tra ordine e disordine, tra giustizia e ingiustizia, tra giusto e sbagliato, tra ciò per cui vale la pena vivere e ciò che dà l’impressione di aiutare a vivere mentre a poco a poco, silente, priva della vita stessa

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