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Corrado Calabrò - Roma (Ro)



Laureato in giurisprudenza nel 1957 presso l’università di Messina, col massimo dei voti e la lode, Calabrò è stato magistrato prima della Corte dei Conti e poi, dal 1968 al 2008, del Consiglio di Stato, del quale nel 1976 è diventato Presidente di sezione ed è stato anche addetto al Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana.

Nel 1999 è stato eletto presidente dell’Associazione magistrati del Consiglio di Stato e nel 2001 presidente del Tribunale amministrativo regionale del Lazio occupandosi dell’Antitrust, della Consob, della Banca d’Italia, della Presidenza del Consiglio e del Ministero della Giustizia. Presidente aggiunto del Consiglio di Stato nel 2008. Presidente onorario del Consiglio di Stato dal 2009.

Accanto agli incarichi in magistratura, Calabrò ha ricoperto numerosi incarichi nella Pubblica amministrazione. Dal 1963 al 1968 ha seguito Aldo Moro alla presidenza del Consiglio dei ministri, guidando la segreteria tecnico-giuridica di Palazzo Chigi. Negli anni successivi è stato capo di gabinetto dei ministeri del Bilancio, del Mezzogiorno, della Sanità, dell’Industria, dell’Agricoltura, della Marina mercantile, delle Poste e telecomunicazioni, della Pubblica istruzione e dell’università. Consigliere giuridico del Ministro degli Esteri dal 1969 al 1972. Capo dell’Ufficio legislativo dei Ministeri del Bilancio e del Tesoro.

Dal 2002 al 2005 è stato Presidente del Comitato consultivo permanente per il diritto d’autore. Il 9 maggio 2005 è stato nominato, con decreto del presidente della Repubblica, su indicazione del Consiglio dei ministri e col voto favorevole del Parlamento, presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, carica che ha ricoperto fino a luglio 2012.

Numerosi (un’ottantina) i premi ricevuti in Italia e nel mondo.
Per la sua opera letteraria, l’Università Mechnikov di Odessa, l’Università Vest Din di Timișoara e l’Università statale di Mariupol gli hanno conferito, rispettivamente nel 1997, nel 2000 e nel 2015, la Laurea Honoris causa.
Nel 2016 l’Università Lusófona di Lisbona gli ha attribuito il Riconoscimento Damião de Góis. Al suo libro spagnolo, Acuérdate de olvidarla, è stato conferito il Premio Gustavo Adolfo Bécquer 2015.
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana (dal 1987); Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio. Medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica per l’incidente dell’ICMESA di Seveso.
Nel luglio 2018 l’Unione Astronomica Internazionale, su proposta dell’Accademia delle Scienze di Kiev, gli ha dedicato un asteroide, 291855 Calabròcorrado per avere rigenerato la poesia aprendola, come in sogno alla scienza.
Nel 2019 gli è assegnato il Premio Bertrand Russel per “i saperi contaminati.”

Sono ventitré i libri di poesie pubblicati in Italia da Corrado Calabrò e trentaquattro quelli pubblicati all’estero, in venti lingue.
In Italia l’ultimo è Quinta Dimensione, Oscar Mondadori, 2018; all’estero Astroterra, Kiev, 2020.
Nel 2016 l’Università Lusófona di Lisbona gli attribuisce il Riconoscimento Damião de Góis.

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